Intelligenza Artificiale, traffico e mobilità di massa.
Per me, che spendo quotidianamente almeno due ore della mia giornata nel traffico per andare e tornare dal lavoro, la domanda nasce spontanea.
L’intelligenza artificiale potrà in qualche modo agevolare questa mia condizione migliorando i tempi e i percorsi cittadini?
Uno dei trend sul quale sta trovando grande applicazione l’AI e il Machine Learning si chiama “Self Driving Cars”.
Si tratta di applicare l’Intelligenza Artificiale su progetti automotive legati al tema della mobilità di massa. Per esempio la self driving car è l’auto a guida autonoma in grado di svolgere le stesse mansioni del guidatore. Nello specifico, l’automazione può essere a più livelli: da “0”dove il guidatore esegue quasi tutte le mansioni anche in presenza di sistemi di assistenza, al livello “5” che esclude completamente l’intervento umano. Infatti è questa la grande scommessa delle case automobilistiche tanto da essere uno dei principali progetti del gruppo FCA, che partecipa alla joint venture creata da Bmw e Daimler. L’obiettivo è di mettere su strada veicoli driverless entro il 2024.
Ma ci potremo fidare di veicoli completamente automatizzati?
La parola “sicurezza” ha la priorità massima sia per le case automobilistiche che per i gestori di infrastrutture. Ma vediamo qui di seguito le due questioni sulle quali si sta ponendo la massima attenzione:
- In primo luogo, una guida completamente automatizzata nel pieno rispetto delle leggi e delle regole della strada. Gartner stima che “per arrivare ad uno standard di sicurezza accettabile bisognerà forse attendere almeno il 2025”. Infatti, secondo il report, la sfida più importante è quella di “individuare un gran numero di situazioni critiche e quindi la capacità del mezzo di districarsi e trovare le giuste soluzioni senza supervisione umana”. In altre parole, ottenere il minor numero possibile di incidenti. E poi l’Intelligenza Artificiale sta compiendo dei passi importanti. Infatti sta aiutando le aziende tecnologiche a capire come un veicolo può gestire situazioni critiche attraverso simulazioni che generano migliaia di dati.
- In seconda battuta, strade intelligenti. Infatti si chiamano proprio “Smart Roads” e sono in grado di dialogare con gli automobilisti per fornire in tempo reale informazioni su traffico, incidenti, meteo, parcheggi, notizie turistiche etc. Anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione. Infatti, nel 2018, il MIT ha emanato il decreto Smart Road che prevede interventi sulle infrastrutture esistenti e nuove per dotarle delle tecnologie e dei servizi per accogliere i veicoli driverless entro il 2030.
Comunque, se non ci saranno ritardi, mi aspettano circa dieci anni prima di mettermi comodo nella mia self-car per percorrere la Smart Road che mi porta al lavoro nel minor tempo possibile… Nel frattempo continuerò a guardare tristemente Google Maps per capire com’è il traffico oggi e quale percorso prendere per tornare a casa senza perdermi in un mare di macchine.