Cambia la mission del dipartimento It: non è più supporto per risolvere problemi ma diventa valore aggiunto per il business e gli altri dipartimenti.
E’ questo il concetto con cui Pasquale Testa, Presidente Cio Club e Gabriele Carrieri, Digital Manager di Servier Italia, si sono passati la staffetta degli interventi alla tavola rotonda organizzata da Alecsandria Digital Agency. Il mondo IT negli ultimi mesi è stato percepito in modo diverso, non più come supporto bensì come valore aggiunto.
Gabriele Carrieri è il responsabile del digital in Servier Italia e pur ritrovandosi all’interno del dipartimento IT il suo ruolo attraversa in modo trasversale tutti i reparti aziendali, proprio a dimostrazione di quanto il mondo It stia assumendo, sempre di più, il compito di “fattore abilitante” per tutto il business.
Servier è una multinazionale farmaceutica che in Italia si occupa di diverse aree terapeutiche, in particolare dell’area oncologica e quella cardiovascolare. Come ci racconta Gabriele, all’interno dell’azienda gli strumenti digitali, come per esempio le video conferenze o gli strumenti collaborativi, erano già usati in modo regolare prima dell’arrivo del Covid, ed anche lo smart working si praticava abitualmente: dal punto di vista tecnico tutta l’infrastruttura aziendale era pronta ad affrontare l’emergenza sanitaria.
Chi non era ancora pronto, erano gli interlocutori del mondo farmaceutico (medici, strutture ospedaliere, pubblica amministrazione, farmacisti etc), un’ecosistema che prima dell’emergenza sanitaria era caratterizzato da una forte componente “fisica”, e che ha risentito molto del distanziamento sociale: le visite con gli informatori scientifici, i congressi etc sono state attività che si sono dovute fermare completamente.
Gabriele Carrieri ci rivela che, fortunatamente, ancor prima dell’emergenza sanitaria, in azienda era in atto un processo di digitalizzazione rivolto agli informatori scientifici, a cui si stavano fornendo strumenti omnichannel per gestire autonomamente i contenuti da trasferire ai propri destinatari. Quindi è stato necessario solo cambiare la strategia per le attività di comunicazione e sviluppare contenuti informativi legati al covid.
Ma cosa ci portiamo a casa di questa esperienza di trasformazione?
Secondo Gabriele questo è solo l’inizio. Per esempio, le attività fisiche che rendevano il funnel dei medici molto regolare, sono state sostituite con attività online ed ora anche i medici che hanno appreso la comodità del digital, hanno iniziato a viaggiare tra social, webinar etc. in modo libero e disordinato. E’ quindi arrivato il momento di costruire un nuovo modello per i customers di Servier, un modello ibrido tra online e offline.
Bella sfida, Gabriele!