Metaverso: novità o eredità?
Definizione di metaverso
Partiamo dalla definizione di metaverso:
“un metaverso è una rete di mondi virtuali 3D incentrati sulla connessione sociale dove gli utenti si muovono liberamente utilizzando degli avatar; qui si può giocare, creare, lavorare e anche concludere accordi commerciali. [fonte]”.
“…. un Internet incarnato in cui sei nell’esperienza, non solo guardandola. [fonte]”.
Vent’anni fa si parlava di
“un mondo virtuale e tridimensionale fruibile attraverso la rete Internet con la possibilità di costruire virtualmente personaggi creando una “seconda vita”, rappresentando un vero e proprio spazio abitativo costruito dagli utenti che possono realizzare oggetti di qualsiasi tipo, sviluppare una propria storia, condividere emozioni, fare affari. [fonte]”.
Second Life
Era il lontano 2003 e la società Linden Lab lanciava il mondo virtuale “Second Life”.
Second Life ebbe un enorme successo tra il 2006 e il 2007 quando molte grandi aziende crearono una loro presenza nel mondo virtuale. Anche la politica e la musica utilizzarono Second Life come mezzo per estendere la capacità di condivisione e interazione con il proprio pubblico. Inoltre, un’altra grande novità fu l’introduzione di una valuta virtuale (Linden Dollar) che permetteva qualsiasi tipo di scambio e il ricambio in soldi veri.
Ma dopo l’ubriacatura inziale legata alla novità, nel 2009 la percentuale degli utenti attivi rispetto a quelli iscritti diminuì drasticamente (circa 400 mila su 17 milioni) a causa dell’avvento dei social network molto più veloci e accessibili rispetto ad un mondo virtuale. Attualmente Second Life esiste ancora grazie alla presenza di utenti “storici” e affezionati a quel mondo virtuale alternativo.
Meta
Nel 2021 con l’avvento di Meta (la nuova azienda di Mark Zuckerberg al posto di Facebook), prende corpo il progetto del metaverso così descritto dallo stesso Zuckerberg “la qualità distintiva del metaverso sarà una sensazione di presenza, come se fossi proprio lì con un’altra persona. [2]”; per realizzare questa sensazione è necessario l’utilizzo di un visore per la realtà virtuale e per la realtà aumentata.
E forse è tutta qui la differenza tra Second Life e il Metaverso: nuove tecnologie 3D e una banda sempre più larga disponibile a tutti. Second Life ha dovuto visualizzare il suo 3D “solo” attraverso uno schermo perché la tecnologia di quei tempi non permetteva dispositivi dedicati come quella attuale dei visori per la realtà virtuale. Inoltre impiegava diversi minuti per rappresentare un ambiente virtuale (una stanza, un strada, etc.) e con scarsa qualità grafica, oggi sono disponibili connessioni gigabit accessibili a tutti che permettono rappresentazioni più realistiche e uno scambio di informazioni più veloce.
Paradossalmente, il Metaverso potrebbe rappresentare la “seconda vita” di Second Life.
Ma c’è un grosso problema che il Metaverso dovrà affrontare e che Second Life non è riuscito a risolvere: quello della “polizia virtuale” per regolare e controllare tutte le attività e comportamenti illegali e non-etici (es. molestie, furti, propagande politico-culturali e religiose estremiste, violazioni, etc.). Ma di questo ne parliamo nel prossimo articolo.